Venerdì 11 aprile scorso si è svolta a Torino, presso il Centro Studi Cultura e Società, la premiazione, nell'ambito del Concorso Persona e Comunità la premiazione dei migliori progetti finalizzati allo sviluppo, al benessere ed alla cura della persona.
Il Comune di Biella è stato premiato nell'ambito della sezione 'Migliori Progetti finalizzati allo Sviluppo, al Benessere ed alla Cura della Persona' per il progetto "Una casa per crescere" destinato a ragazzi neo-maggiorenni che, dimessi dalle Comunità o da progetti di affido o affido leggero, decidono di non rientrare in famiglia e che spesso si scontrano con una realtà difficile che genera ansia e fatica e il più volte compromette la possibilità di una positiva collocazione autonoma al di fuori della struttura, vanificando anni di lavoro e di ingenti risorse pubbliche investite. A questo si aggiungono i rischi di condotte devianti e di marginalità causate anche dalla difficoltà di reperimento del lavoro e di integrazione con il tessuto sociale.
A tale proposito si è pensato di progettare un alloggio dedicato all’autonomia per accompagnare i giovani in situazioni di difficoltà verso una vita indipendente. Sin dal momento della segnalazione fino alle dimissioni, il progetto viene condiviso con l’utente, il Servizio Sociale comunale ed eventuali familiari e/o persone di riferimento.
Cosa prevede il progetto individualizzato:
- affiancare le ragazze nella gestione della casa e degli spazi comuni realizzati con l’intervento diretto degli operatori della casa (due educatori ed un'AssistenteSociale dell'Area Minori del Comune di Biella);
- supporto alla convivenza con riunioni bi-settimanali;
- appoggio e sostegno, anche emotivo con ascolto attento e attivo. Dove necessario accompagnamento a servizi specialistici;
- promozione dell’autonomia del ragazzo, stimolando la sua partecipazione attiva al progetto;
- aiuto e orientamento rispetto al reperimento di un lavoro, accompagnamento presso l’ufficio per l’impiego e al progetto “Seteccio”, presso il comune di Biella;
- cura dei rapporti con l’eventuale datore di lavoro;
- mantenimento e cura dei rapporti con la famiglia, che rimane coinvolta, dove possibile, nel progetto di autonomia del figlio con la partecipazione attiva di quest’ultima nel progetto;
- ricerca di risorse e creazione di legami con parti della rete sociale, al fine di facilitare il più possibile lo sgancio del ragazzo.
Importante è stata la collaborazione con i due Club giovanili Leo e Rotaract visto che il loro obiettivo è promuovere attività attraverso il volontariato. Ha sostenuto numerosi progetti locali, ha curato e finanziato l’allestimento dell’alloggio “Una casa per crescere” attraverso l’acquisto di mobilio e utensili, prendendosi cura del progetto nel suo insieme e mantenendo contatti costanti con le ragazze. Questo ha generato uno scambio fra pari, continuato nel tempo, arricchendo l’esperienza personale di tutti i coinvolti.