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Regione Piemonte

Aria

  • Servizio attivo

Il servizio intende fornire informazioni sulla qualità dell’aria e sui provvedimenti tesi al suo miglioramento.


A chi è rivolto

Il servizio è rivolto a tutti i cittadini.

Descrizione

QUALITÀ DELL’ARIA

Le informazioni sulla qualità dell’aria derivano dalle misure rilevate dal Sistema regionale di rilevamento della qualità dell’aria (S.R.Q.A.), gestito dall'ARPA Piemonte, dai dati dell’Inventario regionale delle emissioni e sono integrate tramite l’utilizzo di tecniche modellistiche per poter fornire un adeguato livello di informazione per l’intero territorio regionale.

L' ARPA Piemonte gestisce il Sistema regionale di rilevamento della qualità dell’aria, garantendo, il funzionamento omogeneo e coordinato del Sistema su tutto il territorio regionale.

Presso i dipartimenti provinciali dell’ ARPA sono stati attivati i Centri Operativi Provinciali (COP) a cui afferiscono le stazioni di misura collocate sul territorio.

La strumentazione contenuta all’interno di una cabina fissa o mezzo mobile rileva la concentrazione in atmosfera di un dato inquinante.

Lo stato di funzionamento dello strumento e i dati da esso generati vengono trasmessi al COP per l’opportuna validazione, la memorizzazione su Base Dati Locale ed il successivo trasferimento sulla Base Dati Centrale.

La stazione di misura

Nelle stazioni di rilevamento sono collocati gli strumenti analitici che generano il dato che il sistema andrà a trasferire, validare ed elaborare per poterlo trasformare da numero a informazione ambientale.

Gli strumenti effettuano la misura sul campione di aria esterna generando un segnale in uscita che è letto dal sistema informatico di stazione ed è trasformato in un dato di concentrazione di un determinato inquinante.

Nome stazione Tipo zona Tipo stazione
Biella Lamarmora Urbana Traffico
Biella Sturzo Suburbana Fondo (Biella Sturzo)
Cossato Suburbana Fondo (Cossato)
Ponzone Suburbana Fondo (Ponzone)
Verrone Suburbana Fondo (Verrone)

 

IL RIEPILOGO DEI DATI ANNUI RELATIVI ALLA CONCENTRAZIONE DI PM10 RILEVATI NELLE STAZIONI DI MONITORAGGIO DELLA CITTÀ DI BIELLA

I DATI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA NELLA REGIONE PIEMONTE

INFORMAZIONI ALLA POPOLAZIONE

Copertura Geografica

Comune di Biella

Come fare

La Regione Piemonte attua iniziative amministrative per evitare ripetuti episodi di superamento dei valori limite di concentrazioni di inquinanti con particolare riferimento alle “polveri sottili”, PM10 e PM2.5. Per tale ragione con delibera di giunta regionale 42-5805 del 20/10/2017, la Regione Piemonte ha recepito i contenuti dell’Accordo di programma volto a contrastare l’inquinamento atmosferico da essa sottoscritto in data 09/06/2017 con le Regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e con il Ministero dell’Ambiente.

Ai sensi dell'Accordo, della Deliberazione di Giunta Regionale n. 9- 2916 del 26/02/2021 e tenuto conto di quanto disposto dal decreto-legge 12 settembre 2023 n. 121 "Misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell'aria e limitazioni della circolazione stradale" è in vigore la seguente ordinanza del Sindaco.

Planimetria dell'area interessata dall'ordinanza n.18 del 13/09/2023

Con tale provvedimento la Regione Piemonte ha introdotto disposizioni straordinarie per la qualità dell’aria, ad integrazione e potenziamento delle misure di limitazione delle emissioni, strutturali e temporanee già in vigore. Tra i provvedimenti adottati, un semaforo per adozione preventiva dei provvedimenti di limitazione, in modo da prevenire l’eventuale occorrenza dei superamenti del valore limite giornaliero di PM10. Il servizio pubblica la mappa dei comuni con il livello del semaforo attivo per il giorno in corso e per i giorni successivi. Il servizio è aggiornato tre volte alla settimana, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì.

MISURE URGENTI ANTISMOG

Cosa serve

E’ importante che il cittadino si informi in merito alle previsioni di peggioramento della qualità dell’aria e pertanto dell’entrata in vigore dell’ordinanza del Sindaco di limitazione alla circolazione veicolare.

La Regione Piemonte da la possibilità di utilizzare auto soggette alle limitazioni strutturali di circolazione (valide dal 15 settembre al 15 aprile) a patto di rispettare un budget massimo di Km annui da percorrere nei Comuni soggetti alle limitazioni.

SISTEMA MOVE IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti)

Con Ordinanza n. 16 del 14.07.2021 il Comune di Biella ha aderito al sistema MOVE IN per la gestione sul territorio comunale delle limitazioni strutturali della circolazione veicolare per motivi ambientali, secondo quanto disposto dalla Deliberazione di Giunta regionale 28 luglio 2020 n. 5-1744.

A ogni veicolo aderente al servizio viene assegnato un tetto massimo di chilometri che possono essere percorsi annualmente sull’intero territorio dei comuni che partecipano all’iniziativa, tranne che nei periodi di attivazione delle misure temporanee in previsione di situazioni di accumulo critico degli inquinanti. Una scatola nera (black-box) installata a bordo del veicolo calcola i chilometri percorsi su tutti i tipi di strade, tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24.
Raggiunto il tetto massimo di percorrenza assegnato, il mezzo non potrà più circolare nelle aree soggette a limitazioni sino al termine dell’anno di adesione al servizio.
Sarà sempre possibile controllare i chilometri residui via app o dal sito web. In caso di controllo su strada, il superamento o meno della soglia chilometrica potrà essere verificato dalla polizia municipale attraverso specifica app. Per la descrizione completa del Servizio Move-In attivo in Regione Piemonte, si rimanda al sito della Regione Piemonte.


Ai sensi della Legge 4 aprile 2012 n. 5 e della Deliberazione di Giunta Regionale 30 luglio 2012 n. 198-4400 a decorrere dall'anno 2012 il controllo obbligatorio delle emissioni dei gas di scarico degli autoveicoli e dei motoveicoli è effettuato esclusivamente al momento della revisione obbligatoria periodica del mezzo ed è attestato dal possesso certificato di controllo.

È soppresso l'obbligo di apporre sul parabrezza la vetrofania del Bollino Blu, del tipo di omologazione e di carburante del veicolo.

Cosa si ottiene

Il risultato è quello di migliorare la qualità dell’aria raggiungendo gli obiettivi previsti dalle leggi vigenti.

Tempi e scadenze

L’ordinanza del Sindaco di divieto e circolazione per i veicoli particolarmente inquinanti mantiene validità per ogni giorno dell’anno.

Per alcuni veicoli tuttavia le limitazioni entrano in vigore dal 15 settembre al 15 aprile dell’anno successivo, periodo in cui per motivi di scarsa circolazione atmosferica sono più probabili eventi di alte concentrazioni di inquinanti.

Accedi al servizio

Per maggiori informazioni consultare l’ordinanza del Sindaco e la Planimetria dell’area interessata.

Ulteriori informazioni

(informazioni tratte dal sito ufficiale dell’Arpa Piemonte)

I PRINCIPALI INQUINANTI RILEVATI

Monossido di Carbonio (CO)

Cosa è – Il Monossido di Carbonio (CO) è l’inquinante gassoso più abbondante in atmosfera. È un gas inodore ed incolore e viene generato durante la combustione di materiali organici quando la quantità di Ossigeno a disposizione è insufficiente. La principale sorgente di CO è rappresentata dal traffico veicolare (circa l’80% delle emissioni a livello mondiale), in particolare dai gas di scarico dei veicoli a benzina. La concentrazione di CO emessa dagli scarichi dei veicoli è strettamente connessa alle condizioni di funzionamento del motore: si registrano concentrazioni più elevate con motore al minimo ed in fase di decelerazione, condizioni tipiche di traffico urbano intenso e rallentato.
Danni causati – Il CO ha la proprietà di fissarsi all’emoglobina del sangue, impedendo il normale trasporto dell’Ossigeno nelle varie parti del corpo. Gli organi più colpiti sono il sistema nervoso centrale ed il sistema cardio-vascolare, soprattutto nelle persone affette da cardiopatie. Concentrazioni elevatissime di CO possono anche condurre alla morte per asfissia. Alle concentrazioni abitualmente rilevabili nell’atmosfera urbana tuttavia gli effetti sulla salute sono reversibili e sicuramente meno acuti. Gli effetti nocivi del CO sono amplificati nei fumatori.

Biossido di Zolfo (SO2)

Cosa è – È un gas incolore, di odore pungente naturale prodotto dell’ossidazione dello Zolfo. Le principali emissioni di Biossido di Zolfo derivano dai processi di combustione che utilizzano combustibili di tipo fossile (gasolio, olio combustibile, carbone), in cui lo Zolfo è presente come impurità, e dai processi metallurgici. Una percentuale molto bassa di Biossido di Zolfo nell’aria (6-7%) proviene dal traffico veicolare, in particolare dai veicoli con motore diesel. La concentrazione di Biossido di Zolfo presenta una variazione stagionale molto evidente, con i valori massimi nella stagione invernale, laddove sono in funzione gli impianti di riscaldamento domestici.
Danni causati – L’SO2 è molto irritante per gli occhi, la gola e le vie respiratorie: inoltre amplifica i suoi effetti tossici in presenza di nebbia, in quanto è facilmente solubile nelle piccole gocce d’acqua. Le gocce più piccole possono arrivare fino in profondità nell’apparato polmonare causando bronco-costrizione, irritazione bronchiale e bronchite acuta. Inoltre in atmosfera, attraverso reazioni con l’Ossigeno e le molecole d’acqua, causa le cosiddette “piogge acide”, precipitazioni piovose con una componente acida significativa, responsabili di danni a coperture boschive ed a monumenti con effetti tossici sui vegetali e di acidificazione dei corpi idrici, in particolare a debole ricambio, con conseguente compromissione della vita acquatica.

Ozono (O3)

Cosa è – L’Ozono è un gas altamente reattivo, di odore pungente e ad elevate concentrazioni di colore blu, dotato di un elevato potere ossidante. L’Ozono si concentra nella stratosfera ad un altezza compresa fra i 30 e i 50 chilometri dal suolo, la sua presenza protegge la superficie terrestre dalle radiazioni ultraviolette emesse dal sole che sarebbero dannose per la vita degli esseri viventi. L’assenza di questo composto nella stratosfera è chiamata generalmente “buco dell’Ozono”. L’Ozono presente nelle immediate vicinanze della superficie terrestre è invece un componente dello “smog fotochimico” che si origina soprattutto nei mesi estivi in concomitanza di un intenso irraggiamento solare e di un’elevata temperatura. L’Ozono non ha sorgenti dirette, ma si forma all’interno di un ciclo di reazioni fotochimiche che coinvolgono in particolare gli Ossidi di Azoto e i COV.
Danni causati – Concentrazioni relativamente basse di Ozono provocano effetti quali irritazioni alla gola ed alle vie respiratorie e bruciore agli occhi; concentrazioni superiori possono portare alterazioni delle funzioni respiratorie ed aumento della frequenza degli attacchi asmatici. L’Ozono è responsabile anche di danni alla vegetazione e ai raccolti, con la scomparsa di alcune specie arboree dalle aree urbane.

Ossidi di Azoto (NOx)

Cosa è – Gli Ossidi di Azoto (NO, N2O, NO2 ed altri) sono generati da tutti i processi di combustione, qualunque sia il combustibile utilizzato. Il Biossido di Azoto si presenta come un gas di colore rosso-bruno e dall’odore forte e pungente. Si può ritenere uno degli inquinanti atmosferici più pericolosi, sia per la sua natura irritante, sia perché in condizioni di forte irraggiamento solare provoca delle reazioni fotochimiche secondarie che creano altre sostanze inquinanti (smog fotochimico). I fumi di scarico degli autoveicoli contribuiscono enormemente all’inquinamento da NO2; la quantità di emissioni dipende dalle caratteristiche del motore e dalla modalità del suo utilizzo (velocità, accelerazione, ecc.). In generale, la presenza di NO2 aumenta quando il motore lavora ad elevato numero di giri (arterie urbane a scorrimento veloce, autostrade, ecc.).
Danni causati – Si tratta di un gas tossico irritante per le mucose e responsabile di specifiche patologie a carico dell’apparato respiratorio (bronchiti, allergie, irritazioni). Come il CO anche l’NO2 agisce sull’emoglobina, infatti questo gas ossida il ferro dell’emoglobina che perde la capacità di trasportare ossigeno. Tra gli altri effetti, gli Ossidi di Azoto contribuiscono alla formazione di piogge acide, provocando così l’alterazione degli equilibri ecologici ambientali.

Benzene (C6H6)

Cosa è – Il Benzene (C6H6) è un idrocarburo aromatico incolore, liquido ed infiammabile. È utilizzato come antidetonante anche nelle benzine cosiddette “verdi”. Il Benzene presente in atmosfera viene prodotto dalla attività umana, in particolare dall’uso del petrolio, degli oli minerali e dei loro derivati. La maggior fonte di esposizione per la popolazione deriva dai gas di scarico degli autoveicoli, in particolare dei veicoli alimentati a benzina: stime effettuate a livello di Unione Europea attribuiscono a questa categoria di veicoli più del 70% del totale delle emissioni di Benzene.
Danni causati – È stato accertato che il Benzene è una sostanza cancerogena per l’uomo. Con esposizione a concentrazioni elevate, si osservano danni acuti al midollo osseo. Una esposizione cronica può causare la leucemia (casi di questo genere sono stati riscontrati in lavoratori dell’industria manifatturiera, dell’industria della gomma e dell’industria petrolifera). Stime della Organizzazione Mondiale della Sanità indicano che, a fronte di una esposizione a 1 g/m3 di Benzene per l’intera vita, quattro persone ogni milione sono sottoposte al rischio di contrarre la leucemia.

Particolato Sospeso (PTS) e polveri sottili (PM10)

Cosa è – Il particolato sospeso (Polveri Totali Sospese, P.T.S.) è costituito dall’insieme di tutto il materiale non gassoso in sospensione nell’aria. La natura delle particelle è molto varia: ne fanno parte le polveri sospese, il materiale organico disperso dai vegetali (pollini e frammenti di piante), il materiale inorganico prodotto da agenti naturali (vento e pioggia), dall’erosione del suolo o da manufatti (frazioni più grossolane). Nelle aree urbane il materiale particolato può avere origine da lavorazioni industriali (cantieri edili, fonderie, cementifici), dall’usura dell’asfalto, degli pneumatici, dei freni e delle frizioni e dalle emissioni di scarico degli autoveicoli, in particolare quelli con motore Diesel. Il rischio sanitario legato alle sostanze presenti in forma di particelle sospese nell’aria dipende, oltre che dalla loro concentrazione, anche dalla dimensione delle particelle stesse. Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un pericolo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell’apparato respiratorio. In prima approssimazione:

  • le particelle con diametro superiore ai 10 µn; si fermano nelle prime vie respiratorie;
  • le particelle con diametro tra i 5 e i 10 µn; raggiungono la trachea ed i bronchi;
  • le particelle con diametro inferiore ai 5 µn; possono raggiungere gli alveoli polmonari.

Danni causati – Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. A livello di effetti indiretti inoltre il particolato agisce da veicolo per sostanze ad elevata tossicità, quali ad esempio gli idrocarburi policiclici aromatici.

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Contatti

Ufficio Ambiente

Via Tripoli 48 - Biella

0153507413

PEC: protocollo@cert.comune.biella.it

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Pagina aggiornata il 08/04/2025

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